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Risk in Context

La crisi COVID-19 aumenta il rischio frodi per le imprese. I sistemi di controllo “intelligenti” permettono di non abbassare la guardia durante una crisi: il caso AST

Giovedì, 30 Luglio 2020

L’emergenza COVID-19 ha fatto emergere con forza nuovi rischi globali per probabilità e impatto. Secondo una ricerca realizzata prima della pandemia dal World Economic Forum, con la collaborazione di Marsh & McLennan come advisor, i primi cinque rischi globali per probabilità sono tutti legati all’ambiente e, anche dal punto di vista dell’impatto, i rischi ambientali dominano la classifica.

Tuttavia, alla luce della crisi provocata dal nuovo coronavirus, i rischi di tipo economico (recessione, fallimenti, problemi di approvvigionamento…) hanno subito un significativo incremento, a cui si aggiunge una maggiore esposizione agli attacchi cyber e alle frodi. Questo perché l’emergenza legata al COVID-19 ha portato a una modifica delle modalità di lavoro, che hanno sempre più spesso comportato l’accesso a dati e reti aziendali al di fuori dell’ufficio, nonché ad un abbassamento del livello di controllo correlato alla necessità di gestire l’emergenza e al necessario adattamento ai nuovi processi.

In questo contesto, va evidenziato che – secondo una ricerca sull’anno in corso realizzata dall’Association of Certified Fraud Examiner (ACFE) – il valore globale a potenziale rischio frode per le aziende ammonta a 4.500 miliardi di dollari. In altre parole, ogni anno il 5% dei ricavi delle imprese rischia di andare perduto, con una perdita media per caso di frode pari a 1,5 milioni di dollari. Dalla stessa ricerca emerge, tuttavia, che in presenza di controlli antifrode “intelligenti” c’è una riduzione delle perdite del 50% e una riduzione dei tempi di rilevazione della frode del 37%.

L’emergenza coronavirus, con l’esigenza di garantire un’operatività minima con nuove prassi di lavoro, in diversi casi difformi da quanto definito dalle procedure aziendali e con conseguenti impatti sul funzionamento del sistema di controllo interno, ha così fatto crescere l’esposizione al rischio frode delle aziende.

Diventa quindi ancora più importante dotarsi di un sistema di controllo interno “intelligente” e automatizzato, che garantisca sufficienti livelli di salvaguardia con l’impiego del minimo effort possibile anche durante i periodi di crisi.

Un esempio virtuoso in questo senso è rappresentato da Acciai Speciali Terni, che già si era dotata, prima della pandemia, di meccanismi intelligenti di gestione del rischio frode.

La società, dopo essere stata vittima negli anni scorsi di frodi da parte di alcuni dipendenti e fornitori, i quali hanno avuto ripercussioni anche sulla continuità operativa della Società, ha deciso di investire nella costruzione di un Modello di Controllo Antifrode. Questo le ha permesso di trovarsi pronta all’emergenza sanitaria e di rispondere in anticipo alle raccomandazioni e alle istruzioni emanate dalle Autorità nazionali. Ciò è stato possibile in quanto il processo di business continuity già attivato ha garantito la resilienza della supply chain, sia in entrata che nelle consegne ai clienti.

Inoltre, essersi dotata di sistemi di controllo interno “intelligenti” – in grado di analizzare ed elaborare in continuità e in modo automatico tutte le operazioni, facendo emergere eventuali criticità – ha permesso di gestire il rischio frode in maniera continuativa e senza inefficienze. Quindi, anche in un momento di “stress”, in cui è stato necessario modificare le modalità di lavoro (per esempio, attraverso l’ampio ricorso allo smart working), il sistema di controllo “intelligente” ha permesso di non abbassare la guardia e di preservare il valore dell’azienda.

In conclusione possiamo quindi dire che il caso AST è la dimostrazione che la gestione strutturata, “intelligente” e sistemica dei rischi di frode e di business interruption rappresenta un indispensabile fattore critico di successo per preservare il valore aziendale, e assume un’importanza ancor più rilevante all’occorrenza di periodi di crisi, durante i quali è necessario avere reazioni tempestive e poco invasive in termini di impiego di risorse.